Cosa trovi in questo articolo:
- Aprire un E-commerce: una riflessione tecnica e strategica
- 1. Studia i prodotti e il mercato
- 2. Dropshipping vs Approvvigionamento per e-commerce
- 3. Crea una chiara politica di reso
- 4. Integrazione dei gateway di pagamento online
- 5. Configura correttamente gli strumenti di integrazione
- 6. Prepara il materiale comunicativo
- 7. Metti in preventivo i costi di gestione
- Aprire un E-commerce: quali alternative?
- Aprire un E-commerce, riepilogo
Oggi qualsiasi tipo di business o attività imprenditoriale prende in considerazione l’idea di aprire un e-commerce. Molti pensano che creare uno shop online sia un’attività altamente remunerativa e dal basso impatto economico.
È vero. Abbiamo assistito a numerose storie di successo in cui persone senza alcuna esperienza di vendita online hanno generato profitto aprendo un e-commerce.
Ma come si dice? Non è tutto oro quel che luccica.
Sia che tu voglia creare il tuo shop online collaterale alla tua azienda o che tu voglia aprire un e-commerce come attività principale a tempo pieno, ecco 7 suggerimenti che devi necessariamente considerare prima di investire tempo e denaro.
Ed evitare di sperperarli inutilmente.
Al giorno d’oggi sempre più aziende vengono attirate dal sogno di aprire un e-commerce rapidamente.
Sedicenti esperti di business continuano a raccontare quanto sia facile creare una vera e propria fonte di reddito grazie a uno shop online:
- storie di successo da replicare
- fatturati quadruplicati in brevissimo tempo
- costi dimezzati per far spazio a nuove entrate
Secondo queste persone, là fuori è pieno di occasioni di cui approfittare per generare profitto con un e-commerce. Ma attenzione, non è così semplice!
Solo chi inizia davvero a interessarsi all’argomento e-commerce e mettere le mani in pasta per aprirne uno, capisce che esistono una marea di decisioni da prendere, procedure da seguire, attività da programmare correttamente.
Aprire un E-commerce: una riflessione tecnica e strategica
Solo per iniziare, quando si decide di aprire un e-commerce è necessario scegliere tra le diverse piattaforme alternative che lo ospiteranno.
- Shopify
- WooCommerce
- Magento
- Prestashop
- BigCommerce
- e molte altre
Sembrano tutte così uguali e così diverse tra loro.
Ma quando si decide di aprire un e-commerce, ancor prima dell’aspetto tecnico, è bene risolvere quello strategico.
Senza una strategia in mente o almeno la consapevolezza su come prepararsi, è facile perdere tempo e denaro. E fallire miseramente.
Perciò abbiamo selezionato 7 suggerimenti che un’azienda non può ignorare prima di aprire un e-commerce.
1. Studia i prodotti e il mercato
Scegliere i prodotti giusti per aprire un e-commerce significa dimezzare il lavoro previsto.
Cosa significa? Non tutto può essere facilmente venduto online.
La tua azienda deve necessariamente commerciare prodotti facilmente distribuibili su una piattaforma di e-shop. E, cosa più importante, che siano sufficientemente attraenti da rendere il business dell’e-commerce scalabile.
Studio del mercato
Di solito, la strategia migliore è scegliere una nicchia o il settore che ti interessa o in cui hai già esperienza.
Presidiare una nicchia di mercato significa affrontare meno concorrenza e poter contare su una solida customer base a cui puoi rivolgerti.
Inoltre, se vendi qualcosa di cui sei personalmente appassionato attraverso l’e-commerce, il tuo brand e la tua azienda riceveranno un ulteriore supporto iniziale utile a superare il lungo cammino necessario prima di raggiungere una redditività stabile.
Quello che tecnicamente viene definito break-even point.
Studio del prodotto
Dopo aver scelto la nicchia di mercato verso cui rivolgere il tuo e-commerce, pensa alle implicazioni commerciali dei tuoi prodotti.
Trova prodotti che abbiano:
- un margine di profitto relativamente alto
- un prezzo relativamente basso per il consumatore
- dimensioni fisiche ridotte (in modo che spedizione e resi siano convenienti)
- possibilità di acquisti ripetuti nel tempo
- potenziali prodotti complementari (per offerte in bundle o pacchetti).
Come per qualsiasi altro business offline, anche per l’e-commerce è importante valutare la potenziale redditività e i vantaggi con uno studio strategico.
Cercare fornitori affidabili, fare analisi sui competitor, studiare quali fasce di prezzo sono quelle più remunerative per il mercato.
Studio dei Competitor
Come analizzare la concorrenza quando si decide di aprire un e-commerce?
Quando si effettua un’analisi sui concorrenti, è utile valutare i loro metodi di comunicazione e vedere come commercializzano i prodotti.
- Quanto è grande il loro pubblico target?
- Quali sono le dimensioni della nicchia a cui si rivolgono?
- Che tipologia di prezzi applicano sull’e-commerce?
- Come gestiscono le recensioni sui prodotti?
Tutte queste informazioni possono essere segnali utili da cui imparare per adottare una corretta strategia commerciale prima di aprire un e-commerce.
2. Dropshipping vs Approvvigionamento per e-commerce
Dopo aver deciso cosa vendere, devi considerare come vuoi vendere.
La domanda che si fanno le aziende che vogliono aprire un e-commerce è: il dropshipping conviene veramente?
Cos’è il dropshipping
Il dropshipping è diventato un’opzione popolare negli ultimi anni a causa del costo ridotto delle spedizioni e del basso impatto iniziale.
Con il dropshipping, non è necessario avere un inventario della merce. Quando ricevi un ordine si passa direttamente al venditore che si occuperà della spedizione per tuo conto.
Questo non è l’unico vantaggio del dropshipping.
Gestire la logistica e l’imballaggio delle spedizioni è una mole di lavoro non banale.
Assegnare questa attività ad altri partner commerciali libererebbe la tua azienda da ulteriori impegni per potersi concentrare meglio sul branding e il marketing.
Ma non è tutto così facile. Lo svantaggio è il costo e la mancanza di controllo sul processo.
Con il dropshipping, non avrai alcun potere negoziale per ridurre il prezzo dei prodotti. Ciò significa che il tuo margine sarà ridotto.
Inoltre, non puoi controllare quanto tempo impiega il tuo pacco per la spedizione.
Soprattutto se i tuoi fornitori hanno sede in un paese estero.
Ad esempio, nel caso di utilizzo di piattaforme come Aliexpress per il dropshipping, il tempo di spedizione può richiedere da 14 a 28 giorni. Non esattamente un’ottima Esperienza per il Cliente.
Strategia di Approvvigionamento
In alternativa, puoi procedere con un ordine di ingrosso in anticipo dai tuoi fornitori.
Con questo sistema, sei in grado di ridurre il costo per singola unità, ma dovrai anticipare l’acquisto iniziale e prevedere un costo di stoccaggio senza certezza di vendere tutta la merce.
Perciò l’eccesso di scorte è un rischio da tenere a mente.
Dopo aver acquistato la merce, la maggior parte delle aziende la affida a partner logistici che si occupano della spedizione effettiva al cliente.
Ciò comporta costi aggiuntivi nel processo di vendita da e-commerce.
Per ridurre questi costi aggiuntivi, puoi farti spedire i prodotti e imballare e spedire ai tuoi clienti in autonomia. Detto ciò, hai sicuramente più controllo sull’intera esperienza utente e sulla spedizione. Il che potrebbe essere decisivo per il tuo brand.
Aprire e-commerce senza magazzino: cosa conviene di più?
Entrambi gli approcci – dropshipping e approvvigionamento – presentano pro e contro.
Ecco perché scegliere adeguatamente come gestire i tuoi prodotti dipende dalla natura della merce che distribuisci. E da quanto capitale d’investimento hai a disposizione per la sua logistica.
3. Crea una chiara politica di reso
La politica di restituzione del prodotto è giuridicamente necessaria per ogni e-commerce.
Di questi tempi, i clienti sono abituati a una politica di reso “generosa”. Le best practices di Amazon hanno generato una vera e propria abitudine d’acquisto e le persone le usano come parametro di riferimento.
Prevedere una politica di reso è senz’altro svantaggioso per l’azienda ma un requisito ricercato da tutti gli utenti online. È un modo importante per guadagnare la fiducia dei clienti e offrire soluzioni che soddisfano in ogni modo il cliente.
Se ben congegnata, la politica di reso migliora l’indice di gradimento del cliente.
Vedila come un male necessario che all’inizio può sembrare uno spreco ma che alla fine porta il brand a rafforzarsi sul mercato e ad avere successo.
Quando crei una politica di reso, considera i casi in cui non è possibile rimborsare a causa della natura del prodotto acquistato. Oppure stabilisci preventivamente le eccezioni.
Ad esempio, se accetti resi con le etichette strappate o se la confezione deve essere inderogabilmente intatta.
Se vendi prodotti per la cura della persona o relativi alla salute come ciucci, biancheria intima, costumi da bagno, cosmetici e così via, accetti comunque i resi?
Se un cliente fornisce un video di unboxing che mostra che il prodotto è difettoso, fai un’eccezione alla politica di reso del shop online?
Quale soluzione adottare prima di aprire un e-commerce?
In genere, i brand e le aziende che puntano alla soddisfazione del cliente raggiungono il successo nel lungo periodo.
Ma è importante valutare il costo immediato di adottare una generosa politica di restituzione del prodotto. In base a questo, decidere quanto puoi assorbire tra i costi quello relativo alla restituzione della merce.
💡 Attenzione! Se il tuo e-commerce soffre di un alto tasso di restituzione del prodotto, verosimilmente il problema non è legato alla politica di reso. Ma a problemi di business più ampi. Dovrai scoprire perché i clienti mandano indietro i tuoi prodotti e concentrarti sulla radice della causa. Ad esempio, se vendi abbigliamento, un tasso di restituzione elevato potrebbe essere dovuto a problemi di vestibilità. Hai pubblicato sul tuo e-commerce le tabelle relative alle taglie e alla vestibilità dei capi?
4. Integrazione dei gateway di pagamento online
La parte più conveniente dello shopping online è che le persone possono effettuare ordini e pagare velocemente via web.
Ciò presuppone un metodo di pagamento online sicuro e rapido. Fortunatamente, i gateway di pagamento online sono diventati uno strumento sempre più comune negli ultimi anni.
PayPal, Stripe, Google Pay, Apple Pay, Amazon Pay, Square e tanti altri fornitori di servizi di pagamento online possono essere tutti integrati con il tuo e-commerce per semplificare la transazione.
Su cosa fare attenzione in questo caso?
Sulle commissioni e i costi di servizio che segue ogni fornitore di servizi di pagamento online. Alcuni addebitano solo commissioni di installazione e tariffe mensili, altri applicano commissioni di transazione dal 3% al 5% circa per singolo ordine.
Avere un’ampia gamma di opzioni di pagamento riduce la possibilità di abbandono del carrello degli acquisti, ma fai attenzione al taglio sui ricavi che presuppongono questi processori. I costi di transazione consumano i tuoi margini.
Fortunatamente, maggiore è il volume della tua attività, più facilmente potrai negoziare i costi di servizio verso il basso.
5. Configura correttamente gli strumenti di integrazione
Come anticipato, esistono tantissime piattaforme su cui fondare e aprire un e-commerce.
Ciascuna di esse supporta una qualche forma di integrazione, plugin o widget che ti consente di migliorare l’esperienza di navigazione e di acquisto sul tuo negozio online.
In alcuni casi, integrando servizi di terze parti, come le applicazioni che aiutano a raccogliere le recensioni dei clienti, le app di assistenza live o chatbot, la creazione di pagine web personalizzate per buyer personas o cluster di cliente, o creare vetrine di prodotti in offerta limitata o professionali tabelle per le taglie e la vestibilità.
Queste integrazioni sono spesso indispensabili, soprattutto se si decide di aprire un e-commerce che genera fatturati rilevanti grazie a sistemi automatizzati integati.
6. Prepara il materiale comunicativo
Se dopo aver analizzato il mercato, i competitor, i prodotti da vendere, i metodi di pagamento e le politiche di reso ti sei deciso a intraprendere questa strada e aprire il tuo e-commerce, devi cominciare a preparare tutto il materiale necessario per il tuo progetto di vendita.
Materiale fotografico
In base ai prodotti che vendi, dovrai studiare con dei fotografi professionisti gli scatti migliori per presentare la merce.
Fatti consigliare da esperti che sanno guidarti verso un’adeguata esposizione online della merce.
Ci sono dettagli come inquadratura, ambientazione, luci e taglio della fotografia che possono fare la differenza. Ricordati che il materiale visivo è l’arma più potente (e quella principale) che hai a disposizione per convincere i tuoi visitatori a scegliere il tuo prodotto.
Materiale video
Anche i video sono molto importanti a seconda della nicchia di mercato dell’e-commerce.
Valuta di realizzare dei brevi filmati dimostrativi che attirano l’attenzione e spiegano bene come funziona il tuo prodotto.
Un buon video è in grado di vendere, quindi non accontentarti di una soluzione di bassa qualità. Cerca di produrre ottimo materiale visuale.
Strategia comunicativa e marketing
Hai già pensato al nome del brand o del marchio con cui distribuirai i tuoi prodotti online?
La grafica, lo stile comunicativo e il tono di voce con cui parlare al tuo target? E il packaging e l’imballaggio?
Ti sembrerà inutile e superfluo, ma anche questo è molto importante per vendere online con un e-commerce di successo. Soprattutto con la crescente concorrenza spietata su determinate nicchie di mercato.
Uno shop online che si distingue dai competitor e si fa ricordare dagli utenti che lo navigano per il suo stile comunicativo ha ottime possibilità di guadagno.
7. Metti in preventivo i costi di gestione
Se sei proprietario di un sito web aziendale dovresti già conoscere questo consiglio: una volta che hai aperto il tuo e-commerce, non si gestirà da solo.
Dimenticati il sogno di farti letteralmente sommergere dal denaro una volta pubblicato il negozio online della tua azienda senza predisporre una serie di attività di gestione.
Dovrai prevedere un budget da destinare a una risorsa (l’ E-commerce Manager) o un team che ti assicuri la corretta manutenzione di tutte quelle attività necessarie a tenere in piedi il tuo nuovo shop digitale.
Stiamo parlando di:
- Disponibilità della merce e possibilità di riordino
- Corretta manutenzione dei connettori che automatizzano la gestione del magazzino
- Aggiornamento dei prodotti in offerta e pubblicazione di campagne promozionali
- Promozione online delle vetrine dell’e-commerce
- Supporto all’utente e assistenza ai clienti
Ricordati che, così come per i negozi fisici o i Retail, se vuoi trovare nuovi clienti per il tuo e-commerce dovrai prima di tutto attirare dei visitatori. Per attirare dei visitatori, devi farti trovare sul web.
Come? Dovrai investire in campagne pubblicitarie efficaci.
Anche in questo caso, prima di buttare via i soldi è bene sapere come comunicare e trovare le leve giuste per convincere gli utenti a fidarsi di ciò che offri loro sul web.
Non puoi dissipare il tuo budget destinato alla promozione online su attività che non portano risultati di visibilità.
Ciò significa che dovrai anche tracciare i risultati raggiunti, stabilire dei KPI di marketing e di business e capire come correggere eventuali trend di vendita poco esaltanti.
Stai considerando l’Outsourcing del Call Center della tua azienda? Leggi la guida gratuita che abbiamo pubblicato per aiutare le aziende a scegliere in maniera intelligente il servizio di BPO più adatto alle loro necessità di business.
Aprire un E-commerce: quali alternative?
Oltre a utilizzare una tradizionale piattaforma di e-commerce per creare il tuo negozio, una valida alternativa è quella di vendere il prodotto su mercati come Amazon, eBay o Etsy.
Piattaforme che hanno già un elevato traffico di clienti da poter sfruttare.
In questo caso lo svantaggio è che è più difficile costruire un brand su piattaforme di terze parti (che sottostanno a regolamenti e algoritmi di proprietà).
Qui l’azienda è soggetta al confronto dei prezzi e a una competizione serrata con altri produttori e distributori saresti costretto a ridurre il prezzo per rimanere competitivo.
Hai anche molto meno margine di personalizzazione per la visualizzazione dei tuoi prodotti. Un punto decisamente a sfavore per i tuoi obiettivi aziendali di vendita.
Aprire un E-commerce, riepilogo
Abbiamo visto 7 suggerimenti da considerare prima di aprire un e-commerce.
In realtà, potresti trovarti davanti a molte altre attività da gestire che potresti non riuscire a mettere in conto in anticipo.
Se fosse tutto così facile come raccontano i guru là fuori, ognuno di noi avrebbe il suo fantastico shop online pronto per vendere. Questo articolo serve a non farti trovare completamente impreparato nel momento in cui deciderai di creare il tuo negozio digitale.
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